Telelavoro

Quante volte in mezzo all’ennesima e lentissima coda in autostrada, per evitare la quale ti sei alzato alle 7 del mattino quando l’ufficio ad un orario “normale” disterebbe al massimo 30 minuti di macchina, ti sei detto “ma cioffa! il mio lavoro NON necessita la presenza fisica in ufficio, potrei lavorare tranquillamente da casa !!”

E magari qualche volta l’hai pure fatto, magari per un giorno o due bloccato a casa da una storta alla caviglia che magari ti impedisce di guidare ma che di sicuro non ti invalida così tanto da non permetterti di muovere il tuo sontuoso popò dal letto alla sedia per stazionare comodamente davanti al tuo PC collegato, grazie alle meraviglie della tecnica e delle VPN, direttamente a quello lasciato in ufficio.

In quei pochi giorni hai pensato che era tutta una figata. Hai anche detto “soccia, quando viene il bel tempo me ne posso stare in veranda con il portatile, sai lo sciallo”.

Poi favoleggi sui risparmi in termini di danaro: poco gasolio, un telepass sempre più morente, cibi genuini da te preparati anzichè il solito panino nell’ennesino bar. E poi le pause caffè, con tanto di caffettiera o teiera fumante, niente più merendine ma magari un frutto e tutte quelle cose lì molto sane.

E poi il Sonno !!! Ne vogliamo parlare ? Cominciando alle 9 da casa potresti alzarti alle 8.30 per una doccia veloce ed una barba ben fatta, che comunque vuoi darti dei ritmi, e quindi ti vesti quasi come per uscire, magari un po’ più comodo.. con quella felpa non presentabile ma nella quale ti senti tanto a tuo agio.

Figata neh ? Che bello….

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La Barzelletta Che Fa Ridere Solo Me (50)

Una ragazza si confida con un suo amico:
“Sai io amo tantissimo il mio ragazzo, ma sono una tipa molto volatile e mi e’ capitato di tradirlo con il giardiniere…”

E l’amico: “Semmai si dice volubile…”

E lei: “Ah si… Sai lo amo tantissimo il mio ragazzo, pero’ mi e’ capitato e l’ho tradito anche con un ragazzo in vacanza… sai io sono una tipa volatile…”

“Anche in vacanza?!? Ma si dice volubile!!!”

E lei continua: “Ah si, scusa… volubile… Pero’ ti devo giurare che io il mio ragazzo lo amo tantissimo ma sai… giorni fa… non so come… mi e’ capitato e l’ho tradito con il mio professore! Non so com’e’ successo, forse perche’ sono una ragazza molto… com’e’ che si dice quella parola?”

E l’amico: “Troia… si dice troia!”

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Nomen omen

Diciamo che fino a quando non si conosce con esattezza il sesso del nascituro la cosa rimane molto blanda.

Si buttano là dei nomi: “maaa se fosse maschio… mmhh.. non so boh vediamo…”, in attesa di sapere con esattezza quale sarà il sesso dell’erigendo nascituro.

Poi il giorno arriva, si sa con certezza scientifica (o quantomeno ecografica) che è femmina. E la guerra comincia.

Io non ho mai avuto in mente un nome preciso, ma ho sempre pensato che:

1. È davvero buffo dare dei nomi stranieri tipo Allson, Sheyla o Sue Ellen
2. Ci sono tanti nomi italiani, magari desueti, che spaccano.

La Mamma però ha un sogno: fin da quando era bambina aveva deciso che

1. Avrebbe avuto una figlia
2. Che si sarebbe chiamata Miriam

Miriam… mah… A me pare un nome… come dire.. un po’ cheap. Mi pare la parrucchiera Miriam, o la Pensione Miriam di Riccione. Quelle cose lì.

Poi diciamo tutta la verità, sta barando. Nella sua famiglia il nome tradizionale è Maria.
Sua nonna si chiama Maria, sua nipote Maria, suo fratello si chiama Mario e Miriam non è altro che la versione ebraica di quel nome lì.

Quindi mi vuole fregare, e mantenere la tradizione da Presepe della sua famiglia (giusto per dire, l’altro fratello si chiama Giuseppe, manca l’arcangelo Gabriele e i tre Magi e siamo a posto per tutti i Natali a venire eh…)

Dunque io avevo pensato delle cose meno diffuse, ma nemmeno troppo strane. Dipende dalla zona in cui è nato.
Faccio un esempio: da parte di madre sono mantovano. Da quelle parti ho dei parendi del tipo lo zio Idalgo, la zia Jone e cose del genere.

Quindi la mia lista di nomi era una cosa del tipo:

1. Zoe
2. Greta
3. Ludovica
4. Bianca

Dai non sono così strani !!! Casomai desueti….

Per chi poi non ha mai sentito il nome Zoe vorrei assicurare che esiste pure la Santa sul calendario di Padre Indovino (ho dovuto produrre questa prova alla religiosissima suocera..)

Zoe spakka.. è bello, corto, inconsueto e soprattuto NON abbreviabile.

Ma so già chi vincerà… A un padre viene sempre ricordato che:

1. il suo apporto è stato minimo, una semplice spruzzatina
2. che nel mentre ti sei pure divertito

Quindi soccomberò a….. Miriam

(ma mi sto battendo per darle almeno un secondo nome!!! Miriam Zoe non sarebbe male no ???)

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TeRRRiBBBili Avvertenze

Il fatto di guardare (e poco) solo quello che passa SKY ti porta non solo a perdere chicche di cultura nazional popolare e/o programmi per palati raffinati tipo il Grande Fratello, ma a perderti anche un botto delle nuove pubblicità.

Ci sono cose che girano da mesi e che tutti hanno visto che tu semplicemente non conosci.

Capita alle volte di passare davanti ad un televisore che trasmette la “televisione normale” e di soffermarti di fronte alla sequela di spot.

Dapprima scocciato perché abituato alla bassa frequenza di interruzioni del canale satellitare, scopri una pubblicità di un cerotto antidolorifico per il male alla schiena che dice:

“Può avere effetti indesiderati. Anche gravi”

Minchia. Pensi “chissà cosa ci mettono dentro ‘sti cerotti” maledicendoli e benedicendoli contemporaneamente. In effetti per il sollievo che danno a noi povere cariatidi vittime delle streghe e dei loro dannati e ben assestati colpi ti viene da pensare che cosa diavolo ci mettono dentro.
Ma in effetti degli effetti indesiderati (oddio, non credo che siano loro la causa del mio doppio mento e delle borse sotto agli occhi no?) non ne hai mai avuti. E quindi buona lì.

Poi passa la pubblicità dell’aspirina. Il medicinale che hai usato nmila volte, prendendone anche due alla volta che “sono un uomo di un metro e ottantacinque che pesa più di 100Kg, una sola non è per i bambini segaligni”.
Okkey, è la nuova versione che ti spari direttamente sulla lingua, ma è la stessa roba; solo un pelo più pratica se vogliamo.

Finisce lo spot ed un affrettatissimo annunciatore in un solo fiato che pare roba da olimpiadi dell’apnea ripete:

“Può avere effetti indesiderati. Anche gravi”

Cazzo. Pure qui.

Sì dai, è vero che ho letto anni fa il foglietto contenuto. Tutte le medicine, anche il pediluvio alla malva per i calli, ci raccontano che possono provocare nell’ordine:

Nausea, Vomito, Diarrea, Convulsioni generalizzate, Coma, Acidosi, Porpora trombocitopenica, Collasso cardiovascolare, encefalopatia tossica… e via così.

Queste avvertenze ci sono sempre state, e tutto sommato te ne sei sempre riccamente fottuto.

Ma come mai allora adesso ci si avvisa così tanto? Si tende a farci cagare così tanto in mano ?

Semplice, la gente si autocura. Ed esagera. Se esagera sta male e fa causa alle case farmaceutiche.

Inoltre non siamo tutti uguali. Un farmaco che va bene per 5 miliardi di persone potrebbe far fare la cacca a spruzzo color cobalto anche solo a uno.

Solo che prima non ce lo dicevano.

E noi mischiavamo allegramente coca-cola, aspirina e urina di toro demineralizzata.

Che bei tempi !!!!

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La Barzelletta Che Fa Ridere Solo Me (49)

Una donna aveva tre figlie, il giorno del loro matrimonio chiese ad ognuna di loro di scrivere a casa per raccontarle come andava la loro vita sessuale.

La prima scrisse due giorni dopo il matrimonio. La lettera arrivò con un solo messaggio: “Nescafè”.
La mamma, inizialmente confusa, notò una pubblicita del Nescafè su un giornale. La pubblicità diceva: “Soddisfazione fino all’ultima goccia”. E così la madre fu felice.

Poi si sposò la seconda figlia e dopo una settimana scrisse una lettera a casa. C’era un solo messaggio, questo diceva: “Benson & Hedges”.
La madre cercò la pubblicita delle sigarette Benson & Hedges, e trovò: “Extra long, King size”. E di nuovo la madre fu felice.

Dopo che la terza figlia si sposò, la mamma era ansiosa di ricevere un messaggio dalla sua figliola. Ci vollero quattro settimane prima che il messaggio arrivasse. Il messaggio diceva semplicemente: “British Airways”.

La madre si preoccupò. Guardò freneticamente il giornale cercando la pubblicita della linea aerea. Finalmente la trovò e svenne.

Diceva: “Tre volte al giorno, sette giorni la settimana, in tutte le direzioni!”.

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È femmina !!!!!

Dai.. diciamo la verità..

Qualunque papà spera che sia una bambina, o no ?

(oddio forse no per la storia del primogenito maschio, però da chessoio tutti sperano prima o poi di avere una bimba)

La pensi piccola, puffosa, tutta vestita di rosa. Che cresce e che diventa matta per il Suo Papà.

E tu tu immagini a coccolarla, a farle fare quelle cose che le bambine devono fare senza tutte quelle palle da maschio fatte di scuole calcio, casini e zuffe.

Sarà forse che sono cresciuto con un fratello e quindi mi è rimasta quella cosa lì…

Per essere del tutto onesti da piccolo (e fino ad un certa età in effetti) io pensavo che le bambine non facessero certe cose. Le bambine erano dolci e immacolate.
Cacca, pipì ed altro non erano cose che loro facevano (figuriamoci poi rutti e scorregge). Loro erano Pure.

Sarà anche questo, ma alla fine sotto sotto vuoi avere una piccola bambina dolce.

Poi pensi a quando avrà 12/13/14 anni.

E sai che il mondo è pieno di Cantanti, DeeJay, Belloni, Ricconi, Marpioni con il Jaguar e anche solo ineffabili affabulatori.

E sudi.

Freddo.

(argh..)

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Autorevoli Autori

Ma avresti mai immaginato che “lo sciopero degli autori” avrebbe incasinato così tanto le cose ?

Voglio dire, mi sta bene il discorso relativo ai film, alle soap e alle serie; lì ci sta tutto: chi scrive i copioni ?

Ma la cosa che mi lascia perplesso è scoprire che per esempio il Late Show di David Letterman consta di ben 30 autori senza i quali l’ineffabile Dave non sa manco dire “Buona sera” e che quindi deve chiudere per mesi.

Anzi no, la cosa ancora più incredibile è che i Golden Globe pare siano stati scarni, una specie di conferenza stampa con l’annuncio dei premi uno dietro l’altro e senza frizzi e lazzi.

Mah… voglio dire, uno si immagina che ad esempio Letterman sia un comico e che 4 cagate te le inventa. Posso capire che non si può reggere una trasmissione (peraltro registrata) tutta sulla fantasia di un solo uomo. Ma trenta autori mi parono davvero tanti per:

– 4 battute all’inizio
– la top ten list
– 2 ospiti e 4 chiacchere
– ospite musicale

Soccia.. 30 autori a puntata ?

Ma la cosa più incredibile sono i Golden Globe. I testi ?? Hanno bisogno di uno che dica:

” e le nomination sono”
” e vince…..”

e che poi spari 4 cazzate in croce ?

Cioè dai… i golden globe sono come gli oscar e gli MTV Awards. Ci sono dei “testi” lì ?

Possibile che non riescano a trovare un pirlotto qualunque, un Deejay simpatico, un comico che improvvisi quattro stronzate per colorare un po’ il tutto ?

Mah.. ci sono dei misteri per quanto mi riguarda intorno alle produzioni di film e tv.

Ci sono dei ruoli che, non facendo parte del settore, non conosciamo fino in fondo.

Ricordo quando sono stato ospite in una trasmissione TV dove tra gli altri c’era uno dei giudici di passaparola (niente domande…).
Questi si bullava del fatto di essere stato autore, produttore e produttore “esecutivo” (lo disse con una certa enfasi) del programma in questione.
Io lo guardai con la faccia da “anvedi, mecojoni” e il sorriso molle, ma tra me e me pensavo “ma che cazzo fa un produttore, e che differenza c’è tra uno “normale” e uno “esecutivo”.

In realtà non me ne sono mai interessato ed in fondo in fondo chissene.

Ma rimango ancora perplesso. Possibile che per quella vaccate che spara Magalli o Luca Giurato ci sia un plotone di persone dietro che si sono ammazzate a pensarle ?

Possibile che sia così difficile ?

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Roy, ma perchè ?

Roy,
è indubbio che la tua canzone è stato il tormentone dell’estate.

Bravo.

Te l’hanno pompata eh ? In radio non si sentiva altro, in televisione poi ufff.. non ne parliamo.

Ma bravo comunque eh

Ricordo alla grigliata di ferragosto che nei silenzi ritmati solo dal rumore di dentature intente a divorare costine e affini si sentiva ogni tanto qualcuno che così, nel nulla e senza apparente motivo, esordiva con un “todajoiatodabeleza” sparato a salve. Non c’era nessuno radio che strillava il tuo motivetto ma tutti ogni tanto “todajoiatodabeleza“.

Si vede che era entrato nelle teste. Che continuava a girare nelle crape dei presenti. Ma ovviamente solo il ritornello, nessuno canticchiava anche anche “Beleza divina, Beleza perdida” eccetera.

Bravo, Bene, Bis.. Roy.

Ma… se posso chiedere eh… perchè in spagnolo ?

Cioè io capisco che mi sei trombettista di Manu Chao, che lui ha inventato il Patchanka ed in fondo si può un po’ permettere di cantare in quel cazzo di lingua che vuole: dal francese, allo spagnolo al portoghese.

Ma lui è Manu Chao, quello dei Manonegra.
Tu sei Roy Paci, il suo trombettista.

Sei Rosario Paci (detto Roy), sei siciliano nato ad Augusta (stessa città di Fiorello) ed in QUALCHE canzone di Manu Chao hai suonato la tromba. Punto.

Voglio dire, qui da noi chi fa le canzoni in spagnolo o sono i Righeira di “Vamos a la Playa”, un duo triste di torinesi (ma quelli erano gli anni ’80 e valeva un po’ tutto), o Pamela Prati quando faceva quei pezzi intramontabili del calibro di “che te la pongo” oppure “te gusta el paperon” !!

O al limite Paola e Chiara che fanno la canzone della donna che “mi ha lasciata e tradita e ora Pioggia di Membri” e mi fanno un “Vamos a bailar” (che si sa che le donne in quella fase lì si buttano di solito sui balli latini, no?).

Ma tu Roy no. Tu vai in concerto con gli Aretuska “gruppo musicale che ironizza sugli stereotipi della mafia mescolando diversi generi musicali”.

Quindi siete un gruppo di Siculi che canta in spagnolo.

Cioè, bravo eh.. la canzone spacca…

Ma un bel “tutta gioia, tutta bellezza” faceva così schifo ?

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