Ben più di un anno fa dichiaravo la mia intenzione di passare al caffè senza zucchero (lamentandomi del fatto che quantomeno agli inizi fosse una vera schifezza)
I motivi erano semplici: nulla di dietetico ma una maschia ammirazione per chi, con voce impostate e fare da macho, diceva al bar “no io lo prendo amaro”. Oddio e non solo: anche una Sana Curiosità visto la tendenza a inneggiare che quello era l’unico modo per gustare il Vero Caffè.
Quindi è un anno che ci do dentro. E posso finalmente affermare quanto segue:
Non solo è vero che cambia moltissimo da bar a bar, ma è anche vero che quello buono pare fin dolce.
Oh, parliamo sempre di caffè espresso eh ? quello con la moka non ce la faccio, ma diciamo che sono passato da 2 cucchiaini a un “cicin” di uno. Una puntina insomma. Che poi è la tecnica che adotto nei bar dove lo fanno pessimo, uno sputino di bustina di zucchero giusto per mendare.
Ora ho pure dei bar di riferimento, dove so che non avrò sorprese 🙂
E c’è di più !!! Ora mi da fastidio quando lo fanno troppo lungo !! Prima manco me ne accorgevo…
Ora se mi fanno una tazzina con due dita di caffè mi sembra una brodaglia scura e inutile.
E c’è ancora di più !! Sono diventato talmente scassamaroni che se lo fanno troppo lungo chiedo di rifarlo con frasi tipo “scusi non le avevo chiesto un caffè lungo. Me lo rifà più corto ? Guardi che se è un problema gliene pago due eh ?”
Marò… mi sono trasformato in un caffèfighettuola.