Esercizi di Pronuncia

Tempo fa mi scagliavo contro quella pletora di persone che millantando una sorta di anglofonia usavano parlare in italiano dicendo cose “sai, quest’estate vado a BAston” o “mi mandi un file di Ueurd” con la pronuncia inglese al posto di “Boston” e “Uord” detto maccheronicamente all’italiana.

In realtà trovavo (e trovo ancora) molto buffe certe forzature. E lo dice uno che, pur vergognandosene, usa un botto di termini inglesi ad minchiam

Ma stamattina ascolto uno spot alla radio che parla dell’ennesimo (boh.. il trecentesimo?) libro di Sthephen King.

Lo spot è basato sulla ripetizione ad libitum del nome del prolifico autore statunitense.

“Il nuovo libro di Stephen King
Stephen King
Stephen King

Peccato che la tipa dica “STEFEN“….

Ma si pronuncia “STIVEN” cazzo !!!!

Oddio è anche vero che l’inglese è un’opinione eh… E a suffragio cito sempre la famosa canzone di Liza Minnelli (o quantomeno io la ricordo cantata da lei) che dice una cosa del tipo:
You say Poteto and I say Potato, you say Tometo and I say Tomato..”, proprio a raccontare che , specie negli Stati Uniti, ognuno se la pronuncia un po’ come vuole.

Ma su certe cose, quantomeno a livello profondo, non transigo. Quindi la regola:

“la PH si pronuncia irregolarmente V e non F”

è assolutamente ferrea.

Ma non è finita qui, eh…

Nike
Essendo un personaggio della mitologia greca, bisognerebbe pronunciarlo “niche“. Ma tutti noi la pronunciamonaicperché pare più “uattsamerrica“.
In realtà, quantomeno negli spot, gli americani dicono “naichi“… Oddio so che fa ridere cominciare a dire “naichi” eh.. Difatti io dico ancora “naic” ma sto cercando di guarire.

Levi’s
Da noi si dice “levis” ma quando vado negli USA alla TV dicono “livais“.

Facciamocene una ragione 🙂

Io, Esperto Di Internet per Repubblica (il giornale)

Era il 13 agosto ed ero a casa. A lavorare da casa….

Mi chiama Jaime D’Alessandro, un vecchio amico, romano e giornalista per repubblica, repubblica.it, il venerdì, XL e chissà cos‘altro, curatore di mostre ed autore di diversi libri dedicati al videogioco.

Mi fa “Adso, mi stanno martellando dalla redazione!! Hanno hackato il sito dell’ONU e vogliono un pezzo entro mezz‘ora !!! Dimmi, come si fa ad hackare un sito ?”

E lì parto con il mio solito sproloquio.. faccio il solito professorone, un po’ sboronello e bon 🙂

Il giorno dopo esce il giornale in edicola ed eccomi citato come Esperto di Internet !!!!

Casso davvero non me l’aspettavo !!! Voglio dire… è agosto e di solito ad agosto i giornali, come dire, mi vanno un po’ in pappa e pubblicano le peggio cose, per riempire… Ma davvero non me l’aspettavo!!

Certo, Jaime doveva essere proprio disperato ed il 13 agosto non è riuscito a trovare qualcuno di meglio, non so… un professore di qualche università, un esperto di sicurezza di una banca o un qualche alto ufficiale della polizia postale, ochessoio.. E alla fine, disperato si è attaccato al cellulare e ha trovato l’ultimo pirla 😛

Questo ovviamente non mi esime dal fare la ruota, come i pavoni.

D’altronde, io sono un Esperto di Internet per Repubblica.. e tu no !

PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR………………..

AppuntiDigitali

Comincia con questo post una nuova avventura per il sottoscritto: fare il “blogger ufficiale,” tra tanti altri più esperti di me di tencologia e affini, sul neonato blog AppuntiDigitali.it

Un progetto nato dal famoso sito HardwareUpgrade.it ed una collaborazione fortemente voluta (nel senso che mi ha martellato per settimane) da Tagliaerbe.

Che dire… mi ci sono lanciato senza pensarci troppo anche se questa vesta di “blogger professionsita” me la sento strana addosso (anche perchè mi sa che faranno solo magliette XL e mai le XXL.. pfui.. popolo di anoressici..).

In un palcoscenico di post più “seriosi” riguardanti il mondo della tecnologia a 390° (lo so che si dice 360, ma è per intendere che è completo di bella) cercherò di scrivere i miei soliti sproloqui quantomeno bislacchi. 😀

In Culo Al Lupo In Bocca Alla Balena

Liofilizzateli

Taluni tra noi caduchi mortali sono stati toccati dalla mano di Dio e benedetti da un Dono.

Questi Eletti camminano tra di noi eterei, elfici, quasi diafani.

Hanno fisici asciutti, lineamenti ossuti, volti scavati, movenze eleganti e suscitano l’invidia dei più.

E mangiano come porci.

Mangiano come oche all’ingrasso, e non mettono un etto che sia uno.

A tutti è capitato di conoscere gente così: magrolini che quando li porti al ristorante si magnano 4 pizze, il dolce (ma anche due), bevono tre birre, e bon.. manco un etto.

Non ingrassano. Mai.

E magari non sono manco particolarmente sportivi. Anzi delle volte sono il massimo della pigrizia. Ma nulla…

Hanno una fame atavica, che sembra accumulino la fame di tutti i loro avi durante qualche carestia.

E pasticciano. Merendine, tortine, pasticcini, brioscine. Il tutto mangiato regolarmente fuori pasto. Ma nulla…. sempre secchi.

E ti irridono. Tu che vivi con la maledizione di “tutta una vita da grasso costantemente superata dal presente”, che basta solo “pensare di annusare” una lasagna al forno per veder lievitare le maniglie dell’amore (il maniglione vah) subisci i loro sfottò mentre inghiottono, come fa il boa con un topo, un’intera costata di manzo ricoperta di besciamella e taleggio fuso… così, in un sol boccone… senza masticare.

A questi bastardi fortunati io ho sempre posto le seguenti domande:

1. “Ma mangi sempre così o è solo oggi che sei reduce da un digiuno di… non so… 40 giorni ?”
“No, mangio sempre così. Anzi oggi sono rimasto un pochino indietro”

2. “Ma quanto caghi ? Voglio dire, nell’ottica di ‘Nulla si Crea e Nulla si Distrugge Ma Tutto Si Trasforma’, dovresti generarmi un 3/4 Kg di merda al giorno”
“No, anzi.. normale diciamo”

Nel caso 1. il mio pensiero è semplicemente “fanculo
Nel caso 2. penso che è relativo. Nel senso, non è che nella vita ci è capitato così spesso (tipo a me mai) di fare confronti con altri sul proprio prodotto (a parte quando facevo il piantone a naja e dovevo pulire le latrine, lì ne ho viste davvero di tutte eh.. ma questa è un’altra storia), e quindi è difficile farsi un’idea su cosa sia “normale”, quindi boh

Ecco, detto questo ho una proposta.

Questi qui vanno ammazzati, liofilizzati e venduti in farmacia per quelli come me, che li spargiamo su ogni pietanza prima di addentarla.

É inutile studiarli. É un dono divino. Ammazziamoli e basta

Anacronistico

Per il Garzanti un anacronismo è “persona, fatto, situazione in contrasto col proprio tempo”.

Ed è la prima cosa che ti viene in mente quando, parlando con un tizio (per tutta una serie di motivi di cui non vi frega una cippazza del camerun) e proponendo uno scambio di numeri cellulari, ti senti rispondere:

“No guarda, io non ho un telefono cellulare”

Tu lo guardi un po’ sorpreso, con quello sguardo non so.. come se Berlusconi parlando in televisione tirasse fuori con un gesto furtivo il proprio pisello e dicesse a Bossi “mo’ vediamo chi ce l’ha più duro”.. ecco con quello sguardo lì. E dici:

“Ma sei senza in questo periodo, l’hai perduto, o..”
“No, no. Io proprio non ho il cellulare. Non l’ho mai avuto. Non ne ho bisogno”

E lo dice con uno sguardo… come dire.. Maschio, carico di virilità, fin quasi di sfida.
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A questo punto non sai come guardarlo. Da un lato c’è una sorta di profondo rispetto. Finalmente un non-schiavo della tecnologia, uno che sa gestire la sua vita senza orpelli ai quali sembra non si possa più rinunciare.
E lo dice uno che se esce di casa al mattino senza cellulare rischia di girare la macchina, anche se giunto a metà strada, per tornare a casa a prenderlo; o che se lo mette nella tasca della tuta quando c’è da uscire e fare cento metri per andare a buttare l’umido.. che “non si sa mai”.

Da un altro lato verrebbe da toccargli una spalla e dirgli “mavaacaghervalà! Non fare il figo anti tecnologia che il cellulare è cmq una comodità”

Ottempero per la seconda opzione, e lui mi dice:

“Per nulla. Io lavoro qui e non mi sposto mai. Mia moglie sa dove sono e io so dov‘è lei, e non ho figli. Quindi a cosa mi serve ? Sono solo soldi buttati. E poi scusa, 10 anni fa non ce l’aveva quasi nessuno e si viveva lo stesso”.

Vero. Certo. Come no.
Ma 50 anni fa non c’erano anche un altro sacco di cose utili, tipo certi vaccini, macchinari ospedalieri, freni ABS, e tante altre amenità tecnologiche e si viveva lo stesso.
Ecco… magari si moriva un peletto prima eh…

Ma mi rendo conto che il paragone “tecnologia salvare la vita” contro “tecnologia per semplificarti la vita” non regge mica tanto.

Ma prima di capitolare penso “Soccia, ma che casino era prima del cellulare ?”
Cioè hai in mente quanti casini, ritardi da gestire, luoghi da trovare, appuntamenti da organizzare, ecc ?

Una volta per organizzare una pizzata bisognava fare un botto di telefonate dal fisso, e se gli invitati non conoscevano bene il luogo era un macello; con ritrovi in improbabili posti “conosciuti a tutti” e delle incredibili carovane di macchine ed altre cose del genere.
I casini poi se eri in ritardo, se trovavi traffico, un incidente ecc.

Oddio è vero che uno può dire “eh ma in caso di incidente sicuramente ci sarà qualcuno che ha un cellulare per chiamare l’ambulanza”. Vero, ma non mi convince.

Mah… diciamo allora che il cellulare serve per eliminare un certo tedio, introducendone magari un pochetto di un altro tipo (che sei sempre reperibile, che squilla quando non vorresti,ecc); ma che è assolutamente irrinunciabile.

E diciamo pure che, al giorno d’oggi, il tedio uccide. Molto più della varicella.

V for….. mah !

Diciamo che non ritengo di avere la cultura di base necessaria per esprimere un doveroso parere.

Diciamo anche che sono allergico per definizione a tutto ciò che è demagogico, populista.

Diciamo che andare in piazza e dire che “fanno tutti schifo, mandiamoli affanculo” e fin troppo demagogico. Quindi mi scatta l’allergia di cui sopra.

Facciamo allora che sulla questione lascio parlare Matteo Bordone prima e Daniele Luttazzi poi.

E diciamo che la penso ESATTAMENTE come loro.

Edit: per un approfondimento leggansi i commenti

Autostrade per l'Italia S.p.A. legge il mio blog !!

Giusto qualche settimana fa mi lamentavo per i messaggi sibillini utilizzati dalla società Autostrade per l’Italia sui quei cartelloni luminosi installati di quando in quando sul tratto autostradale.

In particolare mi lamentavo di non aver capito che un’interruzione data come 24/06 era intesa come “dalle 24 alle 6 del mattino” anzichè il 24 giugno.

Ebbene, ieri lo stesso cartellone recitava “Interruzione dell’uscita di Solbiate Arno oggi dalle ore 22-06”

Diamine, hanno correttamente usato il – anzichè la / ed hanno aggiunto “dalle ore” !

Caro impiegato addetto ai cartelloni luminose delle autostrade, palesati. Lascia un commento di saluto.

Perchè io SO che hai cambiato lo stile dei messaggi dopo aver letto questo blog. LO SO !

Il Paradigma del Maestro di Sci

Il Paradigma del Mastro di Sci è tristemente noto a chi, magari esperto od anche solo avanzatamente iniziato di una qualunque materia, si sia trovato nella condizione di dover trasmettere la propria dottrina.

Il Paradigma può essere esposto come segue:

“Il Maestro di Sci può insegnare a sciare a chiunque TRANNE alla propria donna”

Ma passiamo alla spiegazione.
Per insegnare a sciare il Mastro deve essere fermo, deciso. Anche cattivo.
Quindi è tutto un “piega quelle gambe!!!” o un “su il sedere.. non andare giù! SU’!!”. Fino anche alla leggera bacchettato con il bastoncino sulle ginocchia del malcapitato “PIEGA LE GAMBEEEE“.

Ecco, può farlo con chiunque tranne che con la propria donna, o in generale con un collaterale di sesso femminile. La reazione è ovviamente, e dopo un po’, un “MAVAFFANCULO“, una faccia incazzata e bene che vada una schiena rivolta quando si va a dormire nel lettone.

Detto modello è facile da declinare alla vita di tutti i giorni, e non solo in ambito sportivo.
Se devi insegnare alla tua amata ad usare il PC, a giocare con lo yoyo o i fondamenti del calcolo numerico la reazione sarà sempre la stessa.

Inutile comunque rifiutarsi, fuggire. Si otterrebbe comunque una reazione negativa, forse peggiore.. non si sa.. ma questo è un altro discorso.

Capita quindi che la tua compagna ti dica: “Dai giochiamo insieme a World of Warcraft! Io voglio fare la maghetta.”

Cazzo, è o non è il sogno di tutti i maschi videogiocanti ???
Due PC appaiati sulla stessa scrivania, e due anime gemelle che si apprestano ad affrontare un’avventura (che se va male li terrà incollati lì per un bel po’) in un mondo fatto di Maghi, Guerrieri, mostri da uccidere, donzelle da salvare, ecc.

Però tu gi gichi da quanto ? 3 anni ? E certe cose ti paiono automatiche. Fin banali.
Quindi è tutto un “Clicca lì!”, “No attenta così no”, “Ecco vedi qui devi fare così”, “No! Hai sbagliato! dovevi fargli il ghiaccio per bloccarlo e castare una fireball“, “Che professioni vuoi fare ? devi scegliere tra queste 16..”

E via così…

Ecco, il minimo che ti può capitare è uno sguardo d’odio e un :

“Luca… questa sera ti odio a tratti…”

Amoreeee.. andiamo a sciare che ti prendo un bel maestro…. heeemm.. una bella maestra di sci ??”

Patente Scaduta

Già le cose che devo fare una volta l’anno tendo a dimenticarmene.

Tipo il bollo dell’auto, tutte le volte non mi ricordavo dove si andava, quanto si pagava, cosa dovevo scrivere e fino a quando (poi l’ACI ha fatto il servizio online BolloNet e rulez!), e tutte quelle cose lì.

Figuriamoci una cosa che scade ogni dieci anni !

Certo avrei dovuti pensarci nel giorno del mio compleanno che 18-28-38 era ora di rinnovare la patente.

Meno male che la mia compagna, volendo far vedere alla madre la foto di quando avevo 18 anni (per farle vedere probabilmente 1. quanto ero più magro 2. come sto senza barba 3. quanti cazzo di capelli avevo!) , ha tirato fuori il roseo documento scoprendo che era scaduto mesi fa !

Bon, per queste cose ci sono le agenzie e mi ci rivolgo. Solo che era agosto ed erano tutte chiuse ! Ne trovo una che alla fine mi fissa l’appuntamento per l’altro ieri.

Rimango però circolante con la mia bella patente scaduta. Non c’è altro modo per andare al lavoro, fare la spesa ed in generale vivere !

Mi vado a cercare cosa mi accadrebbe in caso di fermo da parte delle forze dell’ordine (ben sapendo che, grazie alla Legge di Murphy od in generale alla Sfiga Più Nera, solo ora che ne ero consapevole avrei rischiato una paletta da una qualche pattuglia… è sempre così), e leggo le cose più terribili: ritiro, multe salatissime ed in alcuni casi l’esecuzione lì sul posto con un di pistola alla nuca dopo avermi fatto inginocchiare.

Fino a che non arriva il giorno e mi reco nello studio dentistico (????? boh..) dove c’è l’appuntamento con chi dovrà visitarmi.

Arrivo puntualissimo e sicuro di essere quasi solo. Invece scopro che ci sono già dentro una cinquantina di persone (!!!) di tutte le età. Chiedo “siete qui per la patente?” e tutti “SI” (io speravo che una buona parte fosse lì per il dentista, ma tant‘è.).

Vabbè. Mi siedo ed aspetto.

L’esaminatore arriva pure con una buona mezz‘ora di ritardo, e cominciano a chiamare in ordine di arrivo. Io mando preventivamente un SMS alla mia compagna con una cosa del tipo “credo che arriverò per mezzanotte” e mi rassegno.

Ma ecco che i chiamati per cognome entrano nella stanzina, ci stanno 30 secondi , escono, pagano al tipo dell’agenzia e se ne vanno.

Trenta secondi !!!!!

Comincio ad ironizzare con i presenti “Magari se entra e ti chiede: ‘tutto bene in famiglia ?’ tu rispondi : ‘sì tutto a posto grazie e lei?’ e poi ti lascia uscire”. Si ridacchia e si aspetta.

Dopo 20 minuti tocca al sottoscritto. Entro e il tipo mi fa:

“Malattie in famiglia? Diabete ? ecc”
“No” (ma mi trattengo da dire “tutto a posto, grazie. e lei?” e mi viene anche un po’ da ridere)

“Obbligo di guida con lenti?”
“Sì ho su le lenti a contatto”

“Legge qui?” indicandomi una classica striscia di lettere da optometrista con la penna
“A Q”
“No guardi le ho chiesto se legge”
“Ah… sì certo”
“Firmi qui e arrivederci”

Esco, pago 85 euro (OTTANTACINQUEURO !!). Prendo il foglietto sostitutivo da tenere nella patente e me ne vado.

Ma dico io. Ho rischiato per mesi di essere appeso al ponte dell’autostrada perchéMIODDDIOOO lei gira con un documento scaduto !!! É PAZZO !?!?!?!?” e poi “l’esame” è quella vaccata qui ?

Cazzo ma al tipo che mi dava sui 70 con evidenti problemi di deambulazione e di riflessi (poverino ci ha messo un minuto solo ad alzarsi dalla sedie per entrare prima di me) ha fatto lo stesso “esame” (visto che pure il suo è durato 30 secondi netti) o gli ha chiesto come andava con la prostata ?

Signur….

Ho la barba fonata

Quando sono andato a vedere il film 300 sono rimasto folgorato.

Non tanto dalla storia o dalla fotografia, visto che avevo la graphic novel originale di Frank Miller da dove il regista ha ripeso paro paro le inquadrature.
Nemmanco dai fisici scolpiti degli spartani (quelli al limite han generato solo invidia).

Ma dalla Stupenda Barba di Re Leonida, tanto che ho detto “voglio pure io la barba così”.

Ora, per chi non ha mai tenuto una barba più che lunga (o chi per ragioni ormonali di barba non ne ha proprio) l’argomento potrebbe sembrare semplice: te la lasci crescere, la sistemi un pochetto ogni tanto e bon.

E invece non funziona così. L’esperimento “la lascio crescere liberamente rigogliosa che la natura farà il suo corso” l’avevo fatto qualche anno fa ottenendo un pericoloso effetto taleban.
Un giorno quando l’Imam di Varese (che incontravo spesso al bar e che tra l’altro portava una barba fighissima) mi lascio pagato il caffè al bar dopo avermi fatto un cenno ed un sorriso decisi che era ora di tagliarla.

Ora invece la voglio così. Lunga e leggermente a punta.

Ma al di là di questo ci sono cose che chi non ha mai tentato l’esperimento non sa, e che forse non immagina.

1. Shampoo
La barba lunga va lavata, e spesso. Ci si mangia con la bocca eh
E dopo che si allunga non è più possibile usare il bagnoschiuma ma è consigliabile usare uno shampoo proprio come quello che userei ,se li avessi, per i miei capelli.

2. Asciugatura
Una barba così lunga va asciugata. Specie se si fa la doccia la sera e magari si va a dormire con i peli umidelli. Il rischio e di svegliarsi con l’effetto gatto soriano abbarbicato sul mento: una palla di peli impazziti che salgono fin sopra le labbra.

3. Pettine e Forbice
La barba va pettinata e spazzolata. E bisogna darci tanto dentro di forbice. E spesso.
Quando si allunga sopra i 4/5 cm diventa proprio come i capelli, con “rose” e ciuffi che se ne vanno sempre da una parte e/o che crescono più velocemente da una parte che da un’altra.

5. Fon (Phon)
Delle volte non c’è altra soluzione che fonarsela. Con la spazzolina piccola e rotonda per tirarla.
Il problema è che l’effetto ottenuto è tipo barba dei ZZTOP, con i peli liscissimi e con l’effetto un po’ scarmigliato.

Inoltre (specie se si è usato uno shampoopuffoso” tipo il Baby Shampoo Jhonson o se la si è fonata dibbella) ci sono, dopo una certa lunghezza, i problemi tipo: apro il finestrino dell’auto mentre guido e la barba mi svolazza tipo bandiera verso destra. Lo chiudo e tende a rimanere in quella posizione.

Insomma è tutta una cura, un’attenzione e un controllare in che posizione sta per non fare la figura di quello un po’ sotto curato tipo sessantottino dei bei tempi o di quelli che dormono in stazione centrale che di solito hanno una scarsissima confidenza con l’acqua e il sapone.

Credo che Leonida avesse tipo una parrucchiera dedicata, che ad ogni stop della scena era lì a pettinargli il mostro peloso (mentre magari rimirava un pelo infoiata gli scolpitissimi di lui pettorali)

Altrimenti non si spiega.

P.S.
Ho provato a fare anche la prova “Barbiere”. Ma c’è un problema. I barbieri non esistono più, ci sono solo gli HairStylist ora.
Ho trovato un vecchietto che ancora opera nel paesello. Di quelli che ti fanno la barba con il rasoio alla sicula. Ma di fronte a cotanto e rigoglioso cespuglio ha deposto le armi (pennello e rasoio) e si è messo a piangere, sommessamente, infilando il capo nel mio barbone.