Spot Memorabilia (2)

“Mago G, Mago G. Chiudi gli occhi, apri la bocca.”

Oh a guardare questa foto con quegli occhi spiritati sembrava un pazzo scatenato…. altro che biscotti per bambini.

Eppoi quel ritornello… essù.. “chiudi gli occhi e apri la bocca”, mi pare fosse pure nel testo di quel memorabile film Melissa P 😛

Ecco uno dei tanti spot dell’epoca.

Keplero

Johannes Kepler o Giovanni Keplero (Weil der Stadt, 27 dicembre 1571 – Regensburg, 15 novembre 1630) è stato un astronomo e matematico tedesco.

Si racconta che, ancora fanciullo, suo padre lo convocò nella biblioteca di casa per decidere del suo futuro.

“Perchè, figliuolo, non scegli la carriera di studioso delle lettere come il sottoscritto ? Il conforto e la gioia della lettura sono state un punto fondamentale di tutta la mia vita”

“Padre, con tutto il mio dovuto rispetto, non voglio passare la vita in buie biblioteche chino sui libri, sempre più miope e con quell’incipiente doppio mento. La mia strada è guardare verso il cielo, verso la volta stellata e studiarne i misteri.”

Keplero divenne nel 1601 matematico e astronomo imperiale. Le cronache che raccontano della sua vita ci ricordano la scoperta della supernova conosciuta come Stella di Keplero, delle sue famose leggi e di quella buffissima doppia nuca.

Kamasutra

Il Kama Sutra, tra le altre cose, contiene un totale di 64 posizioni sessuali.

Vatsyayana (l’autore) credeva che ci fossero otto modi di fare l’amore, moltiplicati per otto posizioni per ognuno. Nel libro queste sono note come le 64 Arti. Il capitolo che elenca le posizioni è il più famoso e per questo è spesso scambiato per l’intera opera.

Tra le posizioni da lui raccolte e pazientemente elencate, una non ha avuto molta fortuna.

Il 96 a differenza della sua più famosa posizione complementare non trova oramai più riscontro nelle nuove edizioni dell’opera.

La posizione consiste, in pratica, nei due partner che si trovano schiena contro schiena.

Forse per questo frivolo motivo il 96 non ha mai preso molto piede.

Spot Memorabilia (1)

Lui: C’è un regalo, Sfornatutto!

Lei: Sfornatutto?! Ma fa solo toast, pizzette…

Lui (mostrando una serie di piatti cucinati, tra cui un bel pesce parecchio grande, per il quale – a pensarci bene – ci volevano almeno due Sfornatutto)

Pizzette? come queste? E’ per tutta la famiglia, non ti chini più!e col Timer, si spegne da solo!

Lei: E poi lo pulisco io!

Lui: …si pulisce da solo!

Babaluba

A Zigo zago
c’era un mago
con la barba blu.

Sul grande lago
navigava
con la sua tribù.

Il sette di Luglio
la sveglia
sul collo
segnava le ventitre.

Ha fatto un’intruglio
con un osso di pollo
nel macinino da caffè.

E mi ha rivelata
la parole fatata
che ora vi diro:

Oh Babaluba, oh Babaluba.
E’ tanto facile, facile
facile, facile
basta crederci un pò.

Poetry

Io sono nato nella Provincia.

Anzi, sono nato nella campagna varesina da genitori di origine contadina.

Pur essendo molto fiero di esserlo SO di non essere tagliato per certe cose, anzi come dice Kika sono “tagliato giù grosso” come le fette di salame fatto in casa, che non sarà fine al palato ma è tanto e riempie bene la bocca.

In questa condizione diciamo che non sono dotato di certe sensibilità: la percezione del bello (ma questo è un’altro discorso) e il senso della Poesia.

Sarà quello eh… E va bene.

Poi ti vedo Milano tappezzata di cartelloni con il giovane rampollo della famiglia Zonin, un bel ragazzotto in camicia bianca che lanncia il suo claim autografo “Il Vino è Un Pensiero D’amore”

Ora.. a parte questa tendenza di mettere i propietari dell’azienda a far pubblicità (Amadori e Rana Docet) sui quali non apro per il momento una parente, rimango folgoroato dalla scritta.

la frase mi folgora sul serio

mi entra nel cervello come una lama

mi lascia basito, sorpreso

E penso… penso…

“ma che bella cagata”

Boh… vuole essere una frase poetica ? Il vino è un pensiero d’amore ? un pensiero ? d’amore ?

Forse per te che lo fai.. è la tua azienda e ci pensi sempre… giorno e notte.. e bon

Ma per me, uomo della strada ed in quel momento sulla strada a rimirare inebetito sì gigantesco cartellone… il vino non è un pensiero… è .. boh…

..non so si poteva (se proprio si voleva eh) trovare un qualcosa che ne ricordasse il profumo, il sapore, le sensazioni… ma che ne so..

Però ora so cosa pensero quando guaredrò il tuo vino in cartone…. caro il mio Francesco Z.

P.S.
Ho provato la stessa IDENTICA sensazione quando miriadi di pulzelle caddero folgorate con occhi sognanti al sentir il non più rapper con la lisca intonare:

“La vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare”

ma che sonora vaccat…