Riprendo un argomento che ho già trattato.
Mi sono ritrovato a discutere prorpio del film V per Vendetta con una collega che l’ha visto e che le è piaciuto molto. Se non un po’ quasi sorprendersi alla notizia che è tratto da un fumetto, e che sopratutto “non esiste un libro”.
Cerco di spiegale il concetto tutto Franco e Anglosassone di Graphic Novel. In quei paese non v’è moltissima differenza tra un autore di romanzi e uno di romanzi a fumetti.
Le spiego che è solo un mezzo, una forma d’arte, differente per raccontare una storia, e che una storia può essere proprio come i libri e i film indirizzata a qualuque pubblico: bambini, adolescenti, adulti.
Lei dice “Sarà e ci credo. Ma non riesco a prendere sul serio una storia scritta a fumetti”
Allora cerco un link con una pagina del fumetto, facendole vedere che le vignette non differiscono tutto sommato dal concetto di inquadratura e dialogo…
Ma è una guerra persa in partenza, e lo so. La sua infanzia è stata segnata da Geppo, Tiramolla, Topolino e La Pimpa, ed è purtroppo naturale considerare quel tipo di intrattenimento qualcosa di dedicato (o relegato) ai bimbi piccoli piccoli.
Le ho anche spiegato che escono libri di fumetti esclusivamente in libreria e che è prorpio lì che probabilmente (a parte qualche operazione discutibile che seguirà l’uscita del film) potrà trovare il libro in questione. Anche se costerà un botto.
Sono tentato di acquistarlo (visto che possiedo solo la versione originale) e provare a farglielo leggere. Anche se so che dopo una scorsa veloce alle pagine al massimo otterrò un “ah ma ci sono proprio le scene del film”….
Una guerra persa 🙂 Lo so.
Ma in questo caso almeno Memento Audere Semper
davvero non so come sia possibile che ci siano donne così stupide e che non esiste che cambiano idea,cioè te cerchi di spiegare e loro non ascoltano, bho che fastidio!hahhahahahahsi capiva che parlavo di me?