E’ autunno e una delle cose fighe per quel che mi riguarda è il mettersi il giubotto.
Non perchè mi piace come mi sta, o penso di essere figo; ma mi piace la sensazione che mi da averlo addosso.
E fin qui, chissene…
Capita allora che sei a Milano e sei in giro con il tuo bel giubottone, ed entri in un centro commerciale… non so… giusto per dirne uno il Saturn di V.le Certosa..
Ecco, entri e ci saranno 30 gradi… cazzo fa un caldo paiura.. e non è manco uno di quei posti dove prendi il carrello e ci metti dentro il giubbotto e via..
Quando è così caldo tendo a diventare idrofobo, irritato e irritabile e non vedo l’ora di uscire di lì.. in fretta.
Cari gestori di ‘sti posti qui, io capisco che mi volete far lavorare le maestranze in magliettina, comprendo benissimo eh..
Ma è da pirla considerato il fatto che non vedendo l’ora di uscire al freschino uno non gira manco per il negozio che magari qualche vaccata in più la compra.
Non dico fare un servizio guardaroba all’ingresso (oddio nei grandissimi centri commerciali non sarebbe manco una brutta idea, che vedi famiglie intere con tutti i cappotti nel carrello), ma abbassare quel cicinin la temperatura così gli impiegati mi lavorano in golfino magari, e io non muoio e magari, ma magari eh, sto un po’più inside e ti compro la promozione del tagliapeli da naso a 6.99.
Che odio.. Che tedio.. Che cazzo di caldo…