Siamo sempre di più una società multietnica, un melting pot di razze, etnie, religioni e lingue.
Oramai non è strano andare girare per strada o andare in un bar e assistere a conversazioni in una lingua diversa dalla nostra e assolutamente incomprensibile.
Certo, delle volte trattasi di Bergamaschi/Pugliesi/Siciliani, ma a quelle oramai ci si è fatto l’orecchio.
Tanto che, se ci incappi, non stai nemmeno ad ascoltare ed abbassi il tuo livello di guardia.
Però ci sono delle cose che ti lasciano lì per lì di sale.
Tipo che sei in un ristorante cinese e senti le maestranze orientali parlare tra di loro: “anghingò han hun bin bim TIRAMISU’ ghin gong”.
E a sentire una parola in italiano la tua sopita attenzione scatta di colpo. Ti attivi al sentire una parola nella tua lingua in un loco ove tale lingua non viene di solito parlata e salti su come un grillo. Ma poi ti riassopisci.
“an uen sin ghin go tcià PIZZA MARGHRITA CON DOPPIA MOZZARELLA E FUNGI ghin dan gò tze”
(risalto sù)
Evabbè, pensi, fan prima a dirlo in italiano che ci hanno già i menù scritti così. E poi magari in cinese pizza, margherita e mozzarella manco c’è e tanto vale..
Diciamo quindi che in questo caso un po’ ci sta… via…
Poi una mattina sei a un bar. Si avvicinano due belle ragazzotte che chiedono “una capuccia e un briosc” e pennsi “ok sono slave” (non so come definirle.. nel senso serbe? crotate ? slovene ? boh.. famo slave che va bene..)
Tacano a parlare e tu di sottecchi ascolti incuriosito, aspettandoti appunto di non capire una beata fagiolata di nulla.
“han den priorazi mastiazzi don STIVALI DI VITELLO SCAMOSCIATI postron daz driori”
E tu salti su !! pronto a colpire come una faina….
Offiga… vada per le pietanze in cinese… vada eh…
Ma in slavo (o quale lingua fosse) non c’è il modo per dire stivale di vitello scamosciato ?
Perchè non c’è ?
Forse gli slavi essendo una razza superiore nn uccidono i vitelli per metterseli ai piedi..