Chiavi ?

Nel senso di Chiavi Di Ricerca.

Da un’idea rub.. presa dal Blog di mela, ecco l’elenco delle keyword che mi fanno più RRRidDDere utilizzate per trovare questo blog:

  • entreneuse
  • ce l’hanno piccolo
  • quella casa nella prateria mp3
  • boxer imbottiti
  • cazzo da 70cm
  • cosa fanno i franchi tiratori?
  • delle donne non mi fido sanguina
  • donne che ruttano
  • donne normali che scopano
  • falla impazzire
  • gira il tuo video hard
  • pacchi enormi uomini
  • tagli nuove tendenze 2006 di coppola capelli
  • uomini che non scopano piu
  • video di tette che allatta

Non faccio commenti. Per ora almeno 😉

Dan Brown Mi Fa Una Pippa

Adddoro i neologismi e adddoro tutto sommato la deviazione che i tempi, internet e gli SMS hanno portato non solo al linguaggio scritto ma pure a quello parlato. (a parte la storia di scrivere con le k che mi fa fare la cacca molle)

E non parlo dei soliti LOL e ASD da Forum chat, parlo di un Nuovo Lingo che mi diverte e contribuisco se posso a costruire.

In quest’ottica cercavo un sinonimo di “cazzutissimo” per il pezzo sulla rivista, non essendo sicuro che mi avrebbero passato la semiparolaccia.

E qui L’IDEA 🙂 decido per un stilosissimo “membrutissimo”.

Dai ci sta 🙂 usiamo la parola “membro” e ci inventiamo un termine nuovo (così credevo)

Mando il pezzo e vengo addirittura telefonato (ahh che violenza all’italiano) dal Silvestri che mi dice “ma cosa vacchio vuol dire ‘membrutissimo’ ?”

E io a spiegargli la partogenesi: cazzo = membro = cazzutissimo = membrutissimo

E lui “vabbè ok, ci sta. Ma devi farti capire dalla gente che ti legge. Qui in redazione ho chiesto a tutti e nessuno ha capito”

“Ohibò” penso io “possibile che non sia lampante?

“Vabbè lasciamo cazzuto” dice lui.

Però mi un po’ mi insospettisco, e cerco su Mastro Gugl la parola incriminata, scoprendo che:

1. La parola eisiste nel dizionario e significa “dotato di membra sviluppate e vigorose”
2. Dante Alighieri mi scrive nè l’iferno “e l’altro è Cassio, che par sì membruto.”

GENIALE.

Cassio poi !!! Cassio !!!! Praticamente quasi il mio cognome ??

Ora trovo qualche altro collegamento con il Graal, una mezza cagata sui Templari, due o tre vaccate sull’ultima cena ed ecco il contro-Dan Brown !!!

“Il Codice di Cassio da Melk”

Preparatevi.

TicketLess

L’ EuroStar costerà un botto ma è una santa invenzione.

Posti tutto sommato comodi (meglio che in aereo), veloce, pulito, silenzioso.
Ho fatto il viaggio di ritorno da Firenze in meno di tre ore e manco me ne sono accorto.

Una gallata.

E poi c’è il TicketLess. Quello sì che spacca.
Ordini il tuo bel biglietto onlain, con la tua mai meglio utilizzata carta di credito, e ti fai mandare un codice via SMS sul tuo cellulare.
Tutto qui 🙂

Entrando in stazione vedo la gente in coda alla bilgietteria, oppure a quei cassoni automatici e penso “ahhh.. l’opulenza”. E me la sciallo, tocchicciando di tanto in tanto il mio cellulare nella tasca, pensando che è molto più facile perdersi un biglietto che il telefono. E godo.

Certo il TicketLess esiste da almeno tre anni. E conosco personalmente uno dei primi utilizzatori, tanto che il bigliettaio l’aveva cercato per il treno dicendogli “ah lei è XYWWW? E’ il primo che mi capita”. Bella Guyo.

E poi vuoi mettere la goduria, quando arriva il bigliettaio e tutti sacramentano per cercare il biglietto. Spostano cose, scavano nelle tasche, aprono le valigette.
E tu invece guardi il bigliettaio negli occhi, lo sfidi, sguaini il tuo cell e gli dici “TicketLess.. vuole il codice ?”
E lui gioioso afferra il suo palmare bluetooth appeso alla cintura e ti stampa la ricevuta con la stampantina… (oddio non ricordo da dove è sbucata..)

Allora ti guardi in giro e sfidi gli astanti. Tra lo sguardo invidioso degli uomini, quello più del tipo “hey, ma lo sapevo pure io” dei tecnologici, e la curisità mista al disgusto di tutte le donne. “uff.. un altro che gioca con i telefonini e il cumputer”

Ahh no. Io spacco. Dibella.

Madonna

Madonna è tornata a spaccare.

Non che abbia mai smesso eh, ma ‘sto giro spacca un bel po’ di più.

Mi sta riportando in auge non solo la Disco Music (quella degli anni settantaaaaaa (Elio)), ma a quanto pare tutto quel tipo di andazzo lì.
Tra un po’ vedremo le tipelle in giro con gli scaldamuscoli colorati come ai bei tempi e in discoteca tornarà la palla al centro della sala e magari ci saranno serate con i pattini. Ma quelli veri, con otto rotelle.

E bella lì Madonna. Hai saputo riprenderti dopo il mezzo flop di American Life e ci stai rivendendo la zuppa riscaldata. Come sempre massimo rispetto.

Peccato per… una cosetta.

Sorry mi piace molto. Bella la canzone, bello il video (dove tra l’altro pari più gnocca che mai).

Peccato per l’inizio… dai nessuno in italiano, a meno che non si tratti di una corrispondenza formale tra aziende/avvocati/ballevarie dice “sono spiacente”

A parte che da una che si chiama Louise Veronica Ciccone mi aspettavo una pronuncia migliore.
Non so com’è ma “Perdoname” in spagnolo par che lo dici meglio di “sono spiacente”.

E mi aspettavo pure che ti traducessero “Sorry” in “Mi dispiace”, che è quello che (quantomeno e al limite) si dicono due persone che abbiano un minimo, ma proprio una puntina, di rapporto informale.

Insomma Luisa.. bastava una telefonata ai parenti no ?

Silvio

Silvio muccino è finalmente andato dal logopedista.

Nel trailer del nuovo film con Verdone non dice più cose terribili con la lisca. O quantomeno le dice meno.

Tipo: “FSono FSilvio, FSto bene”

Non si poteva sentì eh…

Voglio dire, sei un attore, uno di punta, uno della nuova generazione, uno di quelli osannati (ok, non siamo ancora ai livelli di Stefano Accorsi. Ma oramai lo Stefano mi va per gli ‘anta.. quindi..). Insomma uno di quelli che, anche se introdotto nel mondo del cinema un po’ alla chetichella dal fratellone regista, mi sta spaccando.

E quel modo di parlare lì, che sembra che hai esagerato con un piercing alla lingua (tipo che ti sei infilato un coso grande come una pallina da ping pong) non ci stava più.

Bravo.

Mi chiedo quando lo farà pure Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti.

“E la FSalute ? Buona ? E la chitarra ? FFFFFFFFFSSSSFFFFUOOOOONNNAAAA”

Lorè.. chiama Silvio (Muccino) e fatti dare il numero di quel dottore. ‘scolta un pirla va…

L'ospite è sacro

Dormire a casa di Enrica e Roberto significa essenzialmente che:

1. sei a Firenze (asd)
2. ti magni la fiorentina (la bistecca)
3. la domenica mattina si fa il brunch, con bacon & eggs e pan cake con sciroppo d’acero

Dovrei aver imparato a fare i pacn cake eh (messaggio subliminale)

Potrei davvero abituarmi 🙂 Ma stasera si ripende l’Eurostar e si torna a Milano (sperando di non trovarmi in mezzo a uno di quelle brutte cose lì, con la pula e gli altri incazzati che bruciano le cose)

Troverò ancora la mia macchina ? Intonsa intendo.

Accendini

Quello che mi è capitato in Stazione Centrale a Milano mi ha fatto pensare un bel po’.

Una tipa dal tabaccaio chiede un pacchetto di Cartier (è già qui dovevo sospettare qualcosa) e un “accendino mini di colore blu”.

Il tabaccaio mi risponde “Signorina sono dispiaciuto ma quelli blu li ho finiti”, indicando il comodo espositore sfavillante di coloratissime alternative.

Lei “non ne ha uno blu. magari dietro

“Mi dispiace no”

“Allora mi dia solo le sigarette”

Ora, capisco che la moda Vi impone di vestirvi facendo molta attenzione alla nuance (o come minchia si scrive) e che quindi molto probabilmente, anche se onestamente non me ne capacito, è importantissimo che il colore dell’accendino richiami quello delle scarpe.. ochessoio..
Sarà importante eh.. Lo avranno detto a Verissimo o nell’ultimo manuale di Bon Ton della affettatissima Cristina Parodi.
Insomma capisco che ci sono cose più importanti per altri che per me via….

MAFFIGA STIAMO PARLANDO DI UN CAZZO DI ACCENDINOOO !!

Vabbè dai 🙂 C’è di peggio.

Ho sempre pensato che gli accendini per noi (sigh..) Fumatori dovrebbero essere il Vero Prodotto Proletario.
Non dovrebbero essere tecnicamente di nessuno, ma fluire liberi nell’aere e nell’ambiente per essere sempre a disposizione di un accanito tabagista in possesso di due stecche ma senza fiamma.
Non ci vorrebbe molto, in fondo un accendino costa pochissimo.
Forse però penso così per il fatto che li perdo sempre. Costantemente.
Tanto che praticamente all’acquisto di un nuovo pacchetto sono uso comprare un accendino.
Sono talmente tarlato che anche se ce n’ho uno in tasca, me ne dimentico e ne compro un altro.
A casa ne ho tipo 100… tutti in una scatola.

Massì, mi sa che corro a liberarli. Che volino come libellule nel mondo alla ricerca di un fumatore accanito da salvare. A cui attaccarsi. A cui non affezionarsi. Per volare poi di sigaretta in sigaretta fino ad un altro bisognoso 🙂