Lezioni

Oggi Repubblica.it mi pubblica una notizia sull’uscita de La Bibbia dell’ Artista del Rimorchio, un libro bestseller in USA, che dovrebbe insegnarci tutto sulle tecniche di seduzione.

Si legge di tecniche iptnotiche, legate a un particolare fraseggio, o a modulazione della voce (e qui sono fortissimo) e altre amenità.

E’ bello comunque leggere la banale chiusura del libro: l’autore si innamora perdutamente dell’unica donna che resiste a qualunque sua tecnica. (bah…)

Eppure io metodo l’ho trovato.. stasera vado al pub con una bottiglia da 50cl infilata nei boxer

Update: ecco lo stesso argomento (bottiglietta compresa) affrontato in radio da una cara amica (radio.mp3, 3Mb)

Donne (6)

So per lunga esperienza che prima di uscire vi guardate non una, ma almeno 10 volte in QUALUNQUE specchio che separa il bagno dalla porta di casa (non parliamo poi del specchietto retrovisore)

So che sapete ESATTAMENTE come apparite e la reazione che volete suscitare nel popolo vostro alter ego.

Lo so.

Allora… perchè mettere sù quei pantaloni così stretti stretti che fanno quell’effetto che potremme definire “ginecologico” ?

Ci siamo capiti no ? quel pantalone lì “che segna”, che non lascia spazio all’immaginazione, che non lascia intravedere nulla.. no.. ma che fa vedere benissimo com “lì” mamma vi ha fatte.

E noi saremo anche porci eh… ma l’occhio lì cade…

Se lo sapete allora.. perchè ?

Donne (5)

Ho appena fatto un test, uno di quei test che avevo in mente da tempo…

Mi sono infilato una bottiglietta di acqua nei boxer e mi sono fiondato nell’ufficio acquisti (composto da un botto di donne)

UN SUCCESSONE
(sguardi calamitati, rossori in volto e sorrisi imbarazzati)

Eppure mi sono sempre sentito dire che le donne quell cose lì non le guardano.

mmmhh… venderanno boxer imbottiti ? voglio dire.. loro hanno il push up !

Misurazioni

Quello che forse l’uomo della strada non sa è che quando si incontrano nella stessa stanza due tecnici parte una fase di studio, di valutazione dell’ avversario.

E’ una sfida fatte di frasette, di allusioni a progetti realizzati, di nomi e sigle incomprensibili ai più, di ammicammenti e annuimenti con sorrisetti del tipo “so so, tranquillo che so”

Ho sempre chiamato questa fase “misurazione penica”.

In fin dei conti ognuno dei due contendeti cerca di capire chi ne sa di più, “chi ce l’ha più lungo” insomma.

E non si riesce a farne a meno eh ?

E’ qualcosa di tribale, accade nel mondo animale tra due maschi alpha, e viene dritto dritto dal mondo dei pescatori.

Ma è sottilmente diverso perchè avulso ai più o agli stessi astanti.
Avviene su un altro piano di conoscenza, come se fosse una guerra mentale tra esper.

Alla fine con uno sguardo sorridente uno dei due alla meglio.
E la vera discussione può cominciare.

Ma cosa speri ?

“Ma cosa speri ? che lui lo legga e ti risponda ?”

Questo il commento di una mia peraltro simpaticissima collega al riguardo del mio ultimo post su Jovanotti (quello qui sotto)

Quello che lei non sa è che tutto sommato non me ne frega niente, che non è questo lo scopo.
Non essendo lei uno spirito della rete non può forse comprendere che avere un blog ha forse in sé un ché di narcisistico (e lo sanno tutti quelli a cui usualmente rompo le balle con “daidaidaidai leggi il mio blog”), ma è sopratutto il piacere di avere un proprio spazio da qualche parte dove far fluire i propri liBBeri penZieri così… a briglia sciolta.

E’ ovvio che delle volte cerco di scrivere cose divertenti anche pensando a chi le leggerà.
Ma è anche ovvio che ogni tanto volgio fissare delle mie cose che rimbalzano in testa.

Come scrivevo su uno dei primissimi post, di blog ce ne sono diversi. Ci sono quelli veramente seri fatte da persone con le palle che ne sanno un botto di un botto di cose. Ci sono quelli “intimistici”, un po’ un sostituto del vecchio (vecchio?) diario segreto. E ho sempre pensato che tutto sommato la voglia di farsi leggere ce l’hanno.. di farsi scoprire. E’ tramite dei blog che sto scoprendo ad esempio cose di persone che conosco che non avrei mai creduto.

O come dice una vecchia conoscenza:

il blog è forse una delle espressioni più belle di internet, scrivere su di te su ciò che ti appassiona e ciò che ti distrugge ti fa rivivere una seconda volta.

Homen Nomen

Uomo, lo so che ti pesa quel nome lì.

Lo so che quando te lo sei dato non ci pensavi, avevi appena vent’anni e facevi una specie di DJ.
E quel nome lì pareva una genialata.

Non pensavi che alla soglia dei 40 anni sarebbe stata una macchia indelebile.

E c’hai provato eh… Madonna se ci hai provato…

Basta vedere la tua discografia: mi parti con 3 album con dentro il nome Jovanotti e ben 5 che si chiamano Lorenzo.

Ci hai dato dentro, ma la gente ti chiamerà sempre e comunque Jovanotti.

D’altronde dovevi imparare da Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, che una decina di anni fa voleva eliminare quel nomignolo lì.

Lui è stato anche graziato da un faccino fanciulleso all’alba dei 50 eh… ma Pupo è, e Pupo sarà nel sacello.. non ce n’è…

Leggo in una tua intervista che adesso ti piace di pià la “forma contratta Jova”, che da più un’idea di gioia.

Non mi freghi bello… ti sta sulle palle è quello è solo un compromesso.

E te lo dice uno che ha un nickname “cacofonico”. Sai che casini ?

“Piacere sono Adso”

“AZZO ?!?!?”

“hemm.. no.. sarebbe AD-SO”

Ma questa è un’altra storia…

Smanettone

“Uè ! te che sei uno smanettone.. devo fare xyxggx”

Dove con xyxggx si può intendere un sito web, installare una rete, comprare un pc, fotoritocco, acquisizione di filmati, insegnare a “usare il pc” (oddio), ecc. ecc.

Ora, io dico: smanettone sarai te.

Ho passato anni a studiare, ho letto libri, ho frequentato corsi, ho conseguito certificazioni.

E “smanettone” proprio non ci sta.

A parte che fa un chè di nerd e di onanista.
Sembra uno che si pasticcia con una mano mentre con l’altra sfiora la tastiera con lascivia.

E come noi “professional” sappiamo, gli “smanettoni” sono quelli che fanno i danni maggiori, specie nelle aziende.
E in questo senso sono una manna, quando poi bisogna chiamare quello che ne sa sul serio.

“Sono il Sig. Wolf. Risolvo problemi”

Donne (4)

Lei: “mamma mia guarda come sono orribili quelle scarpe che ha su quella tizia !”

Lui: “beh effettivamente non sono un granchè.. Anzi sono ridicole con quella punta così lunga e inutile; fa quasi scarpa da clown”

Lei: “davvero!! come si fa ad andare in giro così?”

(giro per negozi, che sono pieni SOLO di scarpe con la punta inutilmente lunga)

Lei: “Ah però VANNO TANTISSIMO !! Entriamo”

Lui “ma ma ma ma ?!?!?!”


Donne, sappiatelo.
Noi non capiamo.

Non capiamo come un capo di vestiario giudicato ORRIBILE pochi minuti prima possa diventare INSOSTITUIBILE poco dopo solamente perchè VA TANTISSIMO.

Ho ben compreso da tempo che conformarsi infonde sicurezza.
Ma il gusto personale è personale, non può essere influenzato in così poco tempo

Disclaimer: ci tengo a precisare che non sono così misognino come potrebbe trasparire. Anzi, ho praticamente quasi solo amiche donne. E’ che trovo divertente segnalare alcuni tratti comuni del gentil sesso.
Per una trattazione sul mondo degli uomini consiglio il blog di Mela likato qui a destra.