Chef Tony

Ogni volta che rimango a casa durante la settimana lavorativa, vuoi per una febbriciattola o per un’ indisposizione qualsiasi, mi capita di fare zapping su quei canali regionali che uno di solito non guarda mai. Quei canali lì tutto sommato un po’ inutili, che di solito trasmettono le recite delle medie o delle improbabili serate musicali con cantanti o stonatissimi o amplificati da schifo.

Al mattino però c’è LUI: Chef Tony.

Quell’uomo lì ha su di me un potere incredibile.

Conosco la sua telepromozione praticamente a memoria, ma non me la perdo mai.

E tutte le volte (TUTTE) sto per compraglierli qui coltelli lì; i Miracle Blade.

Dai, sarà per una cosa un po’ maschile legata come sempre (e come no?) al nostro pisello, ma quelle lame lì che talgiano di tutto mi fanno bollire il sangue.

In pratica non me ne farei una beata ceppa, visto che il mio concetto di cucina si limita a riscaldare qualcosa o a bruciacchiare qualcos’altro.

Certo è che appena giunti in mio possesso passerei un pomeriggio a tagliare lattine, a falciare ananas al volo, a slamare pesci o a sminuzzare qualcosa.

Sì credo proprio che lo farei.

Tony, un giorno quei coltelli lì te li compro casso !

Meno male che tutte le volte mando un SMS ad un amico (bella roberto) con scritto “Miracle Blade” e lui riponde prontamente “Non farlo!”

Ah ma un giorno.. un giorno saranno mei…

Giochiamo alla Pace

Alla fine l’itervista è andata come doveva andare (qui il riascolto, ma solo a chi interessa… che mi hanno già dato tutti dello sborone).

Le domande delsimpatico conduttore qui a lato non sono, e giustamente, state specifiche sul gioco in sè ma più in generale sui giochi di guerra.

Le ovvietà sono state:

– ma quante ore giochi davanti al pc
– ma hai una vita privata
– hai la morosa o sei single
– ma perchè ogni tanto non giocate alla pace ? (sic)

L’ultima mi stava per far rispondere “bella cagata”, ma me la sono cavata con la storia dello scacchista russo che definiva gli scacchi uno dei giochi di guerra più cruenti, e con la dama dove il DAMONE si mangia l’innocente, tenera e paciosa damina.

Tutto come volevasi dimostrare.

In alto i cuori 😉

P.S.
Geniale il commento inviatomi via sms da ZeroKilled (Samu) subito dopo l’infausto atto: “perle ai porci”

Radio Days

Domattina (Sabato 18) dalle ore 11 alle 12.30 (non mi hanno ancora comunicato l’ora esatta) verrò intervistato su Radio Due, durante il programma L’altrolato

Detto programma si prefigge di scovare quei nostri connazionali che vivono una vita parallela a quella “normale” familiare e lavorativa.

In questo caso rappresenterò un NetGamer che gioca a Call Of Duty, che ha un clan e che si allena di brutto.

Io giocavo a CoD tipo un anno fa, ma non è questo l’importante.

L’importante è trovare uno che non spari troppe cazzate, che non sia impacciato alle domande del conduttore (tipo “heee.. hemmm.. no, niente… hmmmm”, magari con un forte accento bresciano ;D ) e che tutto sommato abbia un bel vocione (yeah!)

Ah, e ovviamente quelli della radio manco lo sanno. Diciamo che c’era bisogno di un affabile gamer e “qualcuno” ha fatto il mio nome.

Sabato sarò un perfetto netgamer che passa le ore al PC la notte e che di giorno fa il “programmatore internet”.

Diffidate di quello che ascoltare in radio e vedete alla TV

P.S.
A chi interessa ma se lo perderà mi hanno assicurato che la trasmissione sarà riascoltabile direttamente dal sito. Ecco le frequenze di Radio Due
A chi non interessa.. fa solo bene 🙂

UPDATE: il mio intervento doverebbe essere intorno a mezzodì

Mondo Marcio

Mondo Marcio è un rapper milanese di 19 anni che in questi giorni ci martella con il suo hit “Dentro alla Scatola”; quella canzone lì con quel bel ritornello orecchiabile “ero solu un bambinooooo, un bambinooo”.

Lo martellano su tutte le radio e mi passa a cannone su MTV e AllMusic.

E bella lì.

Amo l’hip-hop da quando è nato, ma parlo di hip-hop eh, non di certe brutture da classifica o certe reinterpretazioni tutte all’italiana, anche se devo ammettere che al genere mi ha avvicinato (ma ero goivine e imberbe) il buon Jovanotti.
Ma questo è un discorso che mi riservo di approfondire un’altra volta.

Torniamo a bomba.

Il ragazzotto viene osannato su diverse riviste musicali (Rolling Stone su tutte) come il rappresentante di una certa infanzia vissuta al limite, delle inquietudini che riesce a trasmettere un adolescente che nonostate l’età ne ha viste di cotte e di crude.
Pare sia stato in prigione, sia stato strappato alla famiglia dall’assitenza sociale milanese e che vivesse per strada vendendo fumo.

Un rapper “vero” insomma, degno rappresentante delle pure radici dell’ Hip-Hop d’oltreoceano.

La sua stessa canzone racconta il suo passato e i disagi vissuti, e lo fa tutto sommato con una discreta arte. Non c’è che dire.

Peccato che come al solito non se ne accorgerà nessuno, e che rimarrà nei più al limite solo il ritornello molto orecchiabile.

Ricordo qualche anno fa che vedendo un festivalbar durante una cena a casa di un’amica laureata in filosofia, che notavamo che tutto il pubblico cantava, saltava e ballava il rotornello della canzone “Mary” dei Gemelli Diversi (ecco questi qui no). Una canzone che raccontava un episodio di violenza familiare.

Io “trovo quantomeno triste che l’arena di Verona salti e balli su una canzone che parla di una cosa tanto triste.”

Lei “sì è davvero strano”

Io “beh no. Il 90% dei presenti manco sa di cosa parla la canzone”

Lei “dai è impossibile”

Io “Fai un esperimento. Domani in ufficio chiedi a tutti di cosa parla”

Il risultato è stato scontato e la percentuale da me pronosticata tutto sommato rispettata.
E la mia amica, che ha passato buona parte della sua vita a studiare e a credere nell “uomo”, non era molto contenta 🙂

Quelli Del Curling Scopano Tantissimo

Il Curling mi fa spaccare.

Tempo fa mandarono ad un’ora improponibile (tipo alle due di notte) i mondiali su eurosport, e me li sono seguiti sera su sera.

I prodi commentatori si sbattevano una cifra berlusconi (questo per par condicio eh) per far comprendere le dinamiche del gioco.

Qualcosa alla fine ci avevo capito, ma rimanevo affascinato dalle dinamiche.

Uno tira un’enorme teiera di marmo (che ho scoperto essere fabbricato solo con un marmo di una certa isola credo scozzese) e urla un casino mentre gli altri ci danno giù di scopa come se non ci fosse un domani.

Geniale.

Che uno si chide: “ma com’è che uno comincia?” . Com’è che ti viene il trip del curling ?
Immagino che non sia una cosa tipo che da bambino fai una partita in strada come a bocce. E che quindi per cominciare quella roba lì ti deve proprio piacere.

Oddio si potrebbe dire la stessa cosa di molti altri “sport”, specie di quelli invernali.
Tipo quei tizi che fanno sci di fondo con il fucile. Boh.

Ognuno ha le sue deviazioni, non ce n’è. E mica solo sessuali evidentemente.

Coitus Interruptus

Alla fine poi al pc connesso ci sono rimasto manco un’oretta 🙂

Il problema non è il tempo o cosa faccio; il bello è sapere che c’è, che sono connesso, che la mia finestra sul mondo, sul mio mondo, è tornata ad essere aperta.

Una sensazione che probabilmente i più non capiranno, ma ieri sera mi sono addormentato felice, come un bambino di ritorno dal Luna Park, cullato dal ronzio lontano di “lui” acceso 🙂

Ah, e ovviamente ebbro dei miei gas

I'm Back

Marò. Finito il trasloco. (che sbattone)

E finalmente l’ADSL è tornata a funzionareeee…

E’ stato strano essere a casa senza connessione.

Accendevo il PC che è comunque stracolmo di videogiochi, film e muscihe varie, e dicevo : “emmò cheffò?”

Il fatto di non essre connesso, di non essere onlain, mi dava disagio.

Non vorrei sembrare malato eh… ma non potevo più sentire qualche amicuccio lontano con messenger, vedere l’ultimo link cool che qualcuno mi ha inviato, leggere la posta, visitare il solito giro di siti e di blog, parlare in skype con mela, selma, brina, ecc., parlare in voip con Enrica e Roberto, scaricare qualche aggiornamento, fare un giretto in WoW, parlare in TeamSpeak con i miei clanmate, usare google a cannone, ecc ecc ecc.

Non ce n’è. Il fatto di essere un Homo Connectus già lo avevo realizzato tempo fa.

Certo non sono uno di quelli che se va in vacanza deve trovare a tutti i costi un internet point eh

Però son contento di essere ancora qui ecco.

The Matrix Has You ?